venerdì 29 agosto 2008

A4. Morire e non fare tempo ad accorgersi.

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Sono scioccato. E turbato.
Non me lo chiedo nemmeno il perché abbia sbandato. Sarebbe forse presuntuoso volerlo sapere in quanto una fiammata cancella tutto, e lo si vede bene. In un secondo. E nemmeno te ne accorgi che stai per morire.
E nemmeno c'è la conferma prima di cancellare tutto. Purtroppo non siamo gestiti da un sistema operativo (o per fortuna).

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E' agghiacciante ma ci lascia inermi. Ed è brutto vedere la morte. E non essere capaci di fare niente. Se non sperare che non arrivi nel fianco della tua auto. Oppure di riuscire a fermarsi in tempo. Ma questo include una conferma o semplicemente l'input della vista, e quindi l'anticipo.

E allora poi inizio a pensare: cazzo, se fossi stato io li? Cosa avrei fatto? Cosa fa l'istinto quando si sente tirato in ballo? Avessi detto una parola in più alla cassiera dell'autogrill forse non sarei qui ora. O perlomeno sarei 200 metri indietro. Avrei potuto evitare tutto quanto. Ora starei bene. E tutto proseguirebbe tranquillo. Sia la mia vita sia il mio lavoro.
Purtroppo (o, di nuovo, per fortuna) non siamo nè vita nè lavoro. O meglio, lo siamo, ma casi come questi dimostrano che tutto è appeso.
Ma con lo sputo.

giovedì 28 agosto 2008

Che faccia hanno i trigliceridi?

Seratona ieri.Le belle serate tra amici, la casa vuota e senza nemmeno i tappeti che ti fanno rimbombare anche un sospiro.
L'amica Tuborg e l'amico Nero (carta oro?).
Non c'è stato il vino come si era ipotizzato, ma quello è solo rinviato.
I discorsi seri tra uomini sono davvero seri. E soprattutto se l'altro è il Pezzo, e l'uno sono io. Nessuna mezza parola. Dritti al punto. Come amici quali siamo. Senza girarci attorno mai. Avrei voluto una soundtrack ma quelli meno seri l'hanno sostituita con una ludica telecronaca della Konami. Pazienza. Non serve sentirle con le orecchie certe cose per sentirle col cuore.

Si parla che si è entrambi aromatizzati. E l'aroma traspare e trapela copioso dalle parole. Dagli attimi. Dai momenti. Ed è gioioso. Accade poce volte ma sentirsi così è dannatamente interessante. Ormai le blacklist sono crollate (evvai!?) :).

Vorrei esternarmi. Se potessi. E capire tutto, subito, al volo. E spiegarmi subito, al primo colpo, senza ripetermi, e magari senza essere banale. Forse un po' per evitare di sprecare quel minimo di tempo.
La banalità, si sa, uccide.
E si parla di musica, di donne, di donne che non esistono magari, e della donna che vorremmo. Come deve essere la musica? Come dev'essere la donna?
Meglio i testi in italiano. Ma sai forse c'è un'etichetta interessata? Ma sai del nostro minitour in Belgio?Figata. A questo riguardo e a questo punto, entrambi siamo d'accordo sul fatto che stiamo aspettando l'inverno, per tutto ciò che esso porta con se.

Le abbiamo riviste, tutti e due.
E crolla il mondo che ti circonda, l'istinto ti guida nell'oblio della rabbia (Enrico te ne devo una...).
Ma in questo caso "rabbia" non sta bene. Nemmeno "crolla", almeno non letteralmente. Crolla si, ma così dolcemente. Un'implosione ricostituente.
E al posto di "rabbia" direi gioia. Si gioia. Facciamo un po' i cretini.
Amo talmente la vita che quando questa si manifesta (normalmente non c'è, è dato di fatto) devo festeggiare, e chiamare gli amici, alcuni dei più cari. E parlarci, ridere, e raccontare che forse in quel momento sto stando bene. Nonostante i trigliceridi nel mio sangue siano quasi il doppio del concesso.

Quindi,
l'amica Tuborg lascerà l'amico Nero. Almeno per un po'.

mercoledì 27 agosto 2008

I mean, seriously, how could you be part of this?

Mi vorrei riparare nelle vostre ombre.
Mi vorrei addormentare nelle mie.
Per non svegliarsi mai più,
per evitare di cambiare,
per evitare di morire subito.

Siete solo milioni di facce,
milioni di parole,
confuso in un grido di finta voce.
Stanchezza
Salvezza

Nessuno è rimasto qui.
Fatteli amici se non puoi combatterli.
Questa è l'umana miseria di un uomo
ormai fine a se stesso e trasformato
per piacere, per finti favori.

Prima che la pioggia ti sciolga comunque
Guardo ma non partecipo a questo scenario di carta

Prima che il sole ti secchi comunque
e nuovo vento ti porti via.

La mia unica arma è la mia sincerità nel mio vuoto.
Vaquo esatto.

Nella spirale che porta al sole. Chissà.

Li conto sulle dita gli attimi.

martedì 26 agosto 2008

Prendete e bevetene tutti

Passo il mio tempo ad aspettare di sapere come sopravvivere.
Come farete senza uccidervi l'un l'altro.
Come farete senza la vostra mediocrità intrinseca.

Collezionate gli attimi, baciate i vostri figli.
Quando finirà non vi servirà più niente.

Forza venite gente!
Forze venite gente!

Andate e moltiplicatevi.
Andate e accelerate la fine.

lunedì 25 agosto 2008

mezzogiorno di fuoco

ore 7.00: risveglio, Caronte mi aspetta sulla nave per portarmi via. Anche lui ha finito le ferie.
ore 7.45: arriviamo. si sente da lontano l'odore dello zolfo.
ore 8: suona la campana. Lui arriva camminando a mezz'aria ma lo vedo solo io.
ore 10: Lui è clemente e permette a tutti di fumare. Solo io capisco e fumo.
ore 12: prima pausa pranzo all'inferno.

ST: refused - summer holidays and punk routine

sabato 23 agosto 2008

Di che colore siamo dentro?

Lo sento nelle vene. Vorrei vederle da dentro.
Portatemi via da qui, vi prego.
Ormai catture l'imprendibile, assimilo tutto.
Ora che so alcuni perché, ora che so, ora che sento.
Asciugo l'acqua sulla fronte e mi tuffo di nuovo.
Ho solo freddo
Ho solo freddo
Ho solo freddo
E forse la maggior parte del tempo fa pure troppo caldo.
E' così che mi asciugo la fronte.
E' solo sudore.
Sudo, freddo.