martedì 19 maggio 2015

Punto tutto sul nero.



Paure ponderate , denudate, ma comunque ricorrenti.
Emozioni inclini all'essere esagerate, difficilmente controllabili.
Condimento senza sale.
Futilità e caldo.

Sbadiglio, convinto di avere comunque uno slancio.
Certo..
Ho capito che i confini sono così vicini, ed è un attimo essere ghiacciati ma vedersi sciogliere, sentirsi le grinze ma vedere la pelle assottigliarsi, senza che possa nemmeno più proteggerli, i tessuti, per noi, che siamo ignari del futuro, nel presente più assurdo e bello che avessimo mai conosciuto.

Stamattina ho visto il sole ma non mi ha scaldato, solo Lain che mi ha dormito appiccicata ha saputo darmi qualcosa senza volerlo. Solo con lo sguardo e i rimasugli di pelo, appena sveglia.

Non ho capito cosa fare, esattamente.
Ho solo capito che devo solo stare nell'angolo, in attesa che l'acqua sia di nuovo potabile, e questo devo ammetterlo, sto imparando a farlo benissimo, non senza gonfiori del petto e mancanze.
Da sottolinearle e metterle in grassetto, le mie paure, e le mie "ansie sbilenche" (cit.).

Ho capito che i confini sono così vicini, ed è un attimo essere ghiacciati ma vedersi di nuovo aprire la bocca, e sentire l'acqua che scende, a dissetare stavolta.
Tu sei sorrisi perfettamente vicini alla felicità, e quando mancano sento il vuoto sotto gli occhi, sotto al naso, sotto al mento.