martedì 19 agosto 2014

Articolare anomalie



Voglio solchi da dipingere.
Voglio colori diversi, anche scuri, che riempiano ogni interstizio.
Voglio vedere le pieghe della mia pelle senza avvicinarmi con gli occhi e senza microscopi a zoom digitale.
Voglio nuotare.
Voglio riempirmi la bocca di uva e masticarla piano piano.
Voglio una Raf tutta per me, pronta a partire in qualunque momento.

Mendicanti, non siete altro che mendicanti.
E le vostre bocche sempre a svuotarsi da giustificazioni fasulle che sanno di compitino imparato a memoria. 
Per me era tutto li, era la cosa più bella di tutte. 
Benvenuto in anticipo autunno, benvenute fattezze deformi. 
In fondo era solo accumulare calore per abituarmi all'inverno, citando me stesso.
Risvegliarmi fregandomene dei fiati e considerando solo i bulbi oculari e le labbra era essere qualcosa, ed esserlo per qualcuno. 

Mi rimane un sacchetto di bestemmie a entità fatte soprattutto di porci e di cani, morti. 
E il ricordo di qualcosa che anche a distanza pesa ancora come un macigno, ogni volta che non riesco a dormire. 
Girarmi dall'altra parte non cambia. 
Aprire le finestre o accendere l'aria condizionata nemmeno. 
Non esiste stanchezza tale che mi possa addormentare, stanotte.


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