lunedì 16 febbraio 2009

dannatamente

bello.vederti. ogni dannata volta.
dannata perché passano sempre mesi prima che io vada a cercare il tuo numero in rubrica.
Sarà per paura mia?. Naaa. Ormai ci sono abituato più o meno.
Sarà perché vite complicate nel mio caso e decisamente complicate e sensibilmente più alte per te.
E sei sempre così bella. Che tu invece sostieni, sempre, il contrario. Se passi a legger come dovresti, non arrossire/farti venire uno sbandamento.
Sai che la penso sempre così di te. E come non dirlo apertamente!

E sai che non mi sbaglio. Per una volta, e ne sono sicuro, non mi sbaglio.
Non credo di essermi mai sbagliato con te.
Per qualcunque cosa.
Nemmeno quando t'ho estorto quel paio di baci. eheh. io, ti giuro, che non ci credevo. suvvia, ora posso dirlo, è stato un passo per me quel bacio. e pure importante.
e sapere di averlo dato a te (anzi ricevuto, avessi dovuto fare io eravamo ancora la: io a farti vedere la mia Ibanez viola), mi ha rinfrancato in questi anni di paradossale-poco-variopinta-vitavissutadavveroinfindeiconti.
Nemmeno quando ho considerato bello il tuo profilo (e di nuovo sostenevi il contrario in quella lettera).
Ogni tanto la rileggo, Cip.
Che io ero Ciop. Perché Ciop è onomatopeicamente più grosso di Cip. che onomatopeicamente sembra più piccolo. Cip, piccolo. Ciop, grossissimo (no, però se il nero snellisce, e il nero snellisce, diciamo grossino).

Non posso negare quanto fosse dastarcisecchi il tuo fascino coi rasta.
E non posso non notare quanto quel fascino, nonostante mancanza di dredlock, sia inevitabilmente rimasto intatto. Non intatto, diverso certo, ma per me uguale ad allora.
E quindi, per certi versi, intatto.


Stai bene. E lo sai bene. Che ottieni quello che vuoi ottenere. In ogni caso. Che sia un esame o un uomo, se si chiama Stefano ovvio.
Non siamo vecchi per fare quello che vogliamo.
Solo ancora ci serve tempo per realizzarlo, se mai si realizzerà.
E il bello è vivere senza saperlo. Che forse il momento arriva così.
Forse non arriva. Forse arriva dopo.Forse, pensa, è già arrivato.

E chi siamo noi, in fin dei conti, per capire cosa sarà di noi?
Hai tutto quello che vuoi, tu. E, forse, so di far parte, un pochino pochino, di questo.

sinceramente. grazie.

1 commento:

Jessica ha detto...

beato te :) beato te!!