domenica 31 marzo 2024

Io Portinaio di me stesso

A momenti era come sentire la pressione di tutto il cielo addosso.

Lo spazio non ha odore. 

La pelle è debole. 

Quando sarà davanti alla mia porta, come la riconoscerò la fine? Che aspetto avrà? 


Cosa mi dirà quando sarà qui?

Magari sarà un passante, oppure un venditore porta a porta? Oppure sarà aria, luce e vento caldo?





Dovrò incrociare gli occhi per riuscire a mettere a fuoco toccandomi la faccia per sentire se c’è ancora? Oppure capirò tutto da solo?

La pelle è debole, io inizio ad esplodere. 

Dopamina.

Dopamina. 


Esplodo così forte che in una teoria del loop tutta mia ricompongo me stesso nella stessa esatta forma. 


Sarà cambiato qualcosa? Sono diverso da prima, avrò ancora bisogno delle stesse cose?

Cercherò ancora gli occhi nell’aria che respiro?


Mia complice è solo la pioggia. 

Dopamina. 

Dopamina. 


Sento bussare, sono in pigiama.

È già qui?

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