domenica 28 aprile 2024

Fotografare l’aria

“We’ll disconnect ourselves from all of yesterday”

Nonostante il peso delle stagioni che passano, mi sto riscoprendo intraprendente. 
Colgo fiori fatti di idee, come non facevo da un po’. 
Colgo idee fatte di mare, e colgo idee fatte di pelle. 

Nel dizionario delle cose giuste e sbagliate 2024 annovero ogni giorno un nuovo puntino, ad adeguare la mia normalità. 
Lo sento nelle orecchie però, il crepitio della vita vera.

Colgo idee fatte di dita delicate e di mani tali e quali al vento. 

Ogni tanto penso che sarebbe bello, a volte, imparare ad anticipare i desideri, farsi trovare pronti quando e se dovessero avverarsi. Solo certi desideri. Niente scorciatoie né poteri strani o pericolosi. Solo sapere prima cosa proveremo, e prepararci per bene. 

Tenendo i piedi per terra:
Sarebbe bello a volte anticipare le sensazioni. 
Sapere un attimo in anticipo. Solo con un attimo di anticipo conoscere di cosa si riempirà il mio petto. Che cosa vedranno non tanto i miei occhi, ma cosa tramite gli occhi percepirà il mio cervello. 
Di cosa si riempirà quell’angolino tra il cuore e lo stomaco dove ci viene fame, dove ci viene paura, dove ci innamoriamo, dove ci fa più male quando stiamo male e anche quando stiamo bene.

Solo con un attimo di anticipo, regalarmi i dettagli e piccoli puntini sulle i.

Così ricchi di dettagli, diventerebbe un dagherrotipo della materia, una fotografia dell’aria. 

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