venerdì 12 dicembre 2008

...


era ovvio.
palese.
dovevo saperlo.
aspettarmelo.
capire e anticipare le mosse.
di me stesso.
e come si fa ad anticipare se stessi? a capire prima che si starà male dopo?
Non avrei dovuto...
chissà se...
ma magari?...


no
no
no
no
no


le cose vanno come devono. e noi NIENTE potremo mai fare per evitarle.
inizio ad arrendermi alle cose. a certe cose.
tipo al non amore.
tipo al sempre malattia.
tipo ai troppi medicinali.
tipo al mal di testa.
tipo al mal di stomaco.
arreso all'acido.
arreso a una pastiglia che se non mi sono ancora addormentato non lo farò più.

arreso al fatto che ho voglia di aver tempo per dormire. e farlo costantemente.
non solo 1 giorno. ogni giorno.
liberare la mente e concepire una giornata normale.
lavoro. pranzo. lavoro. fucking me up. sonno.
e poi via di nuovo

e invece no.
sveglia ritardo lavoro pranzo stomaco in fiamme paglia (x2) lavoro fuckin me up cena fuckin me up fuckin me up fuckin me up sonno


così non ce la faccio più.
e
poi mi chiedo cosa cazzo serve fare tutto quello che faccio.



hai così ragione. hai talmente ragione che solo aspettavo di vederti per confermare ogni fuckin singola cosa.

andare via.
mollare tutto.
come se fosse davvero semplice.
come se nemmeno sapessi chi siete. e cosa avete fatto per me. e cosa abbiamo fatto insieme. e cosa potremmo ancora fare.
come se niente fosse stato.

e bere l'ultima volta. fumare l'ultima volta. abbracciarvi tutti.
e andare prima che possa piangere tutta la poca, ma densa, voglia di restare.


4 commenti:

mIsi@Mistriani ha detto...

le ultime tre righe mi spaventano.

e mi fanno ricordare qualcosa che non vorrei ricordare perchè vorrei non fosse mai successo.qualcuno che non vorrei ricordare,perchè vorrei ancora qui,ad offrire ricordi nuovi.
qualcuno che la voglia di restare era densa e poca.e poi è finita.davvero.

e io ho paura.
di quel ricordo.
di quello che leggo qui.
[e di me]

soleliquido ha detto...

[e di me]?
sei tu di cui le tue righe dalla prima alla penultima?

mIsi@Mistriani ha detto...

sono io,adesso,col ricordo di qualcun altro.
qualcuno simile a me,molto.
che ERA simile a me[molto]

ma è tardi.

e quel ricordo fa solo paura,ora,a me.

[e non c'entra un cazzo,ma oggi piu' che mai,penso che confidarsi significhi dare i mezzi agli altri per ferirci.e mi sto ferendo.e cmq continuo a dare quei mezzi,a chi credo possa usarli,e non per ferire,ma per darmi un motivo.
il motivo che cerco.e se smettessi di cercarlo,IO non avrei piu' motivo]

tu mi arrivi.
[forse sbaglio,di nuovo.ma è quello che penso]

soleliquido ha detto...

hai ragione.e un poco no.
confidarsi per me vale come prova. io arrivo a confidarmi perché vedo i motivi per farlo. il minimo dubbio annulla. annulla tutto. alt f4 e chiudo, senza nemmeno dire -passo- prima.
e io apprezzo.
QUESTO.
seriamente.
quando QUESTO esiste. non se è surrogato ne se è compromesso.
e forse il motivo è ugualmente presente, o forse diversamente, in me. ma presente per il fatto che sono coda e sono cane. non sono fatto per mordermi, ma credo di essere condannato a volerlo e doverlo fare per evitare che mi prendano.

ripeto:: apprezzo molto.