giovedì 4 dicembre 2008

non ci credo

Perché il dolore non è in questo o in quello, forse temporaneamente.
il dolore, quello che ogni notte mi fa venire il mal di stomaco che sembra che esploda il cuore, quello che ogni volta che vedo o sento gente dire/fare cose mi fa venire solo voglia di spaccarmi e sparire in una nuvola di fumo, quello che la parabola è sempre discendente, e non sale mai.
se sale, cade.
inevitabilmente.

questo dolore è a monte di ogni cosa.

e voi continuate a non capire.
continuate a non voler vedere.
continuate a fare ciò che avete sempre fatto, senza stufarvi, mai.
senza chiedervi mai nulla. chiedendovi se siete felici e rispondendovi di si.

la cosa più grave è che rispondiate si. in qualunque situazione. con chiunque.
invece no. troppe poche le situazioni e poche le persone che meritano quel monosillabo.
perché dovete meritarvelo.

nulla è dovuto, a me.
e nulla è dovuto, a voi.

nulla, nel nulla.
dovreste esserci arrivati da tempo..

non ce la faccio.

però che fortuna mi dico certa gente, e c'han fatto solo 200 $.

eppure basterebbe poco. così poco. così poco da tutti perché tutti possano essere sinceri. onesti. perché tutti possano aver voglia delle cose. della vita. del vino. del fumo. degli amici che ci si saluta abbracciandosi. degli amici che ti chiamano solo per chiedere come va senza che ci sia un motivo maggiore. degli amici che se venite e trovarmi può essere solo gioia.
degli amici da farci i martedì sera che senza accorgerti fuori diventa buio.
e anche dentro spesso.

non griderò mai alla vita per ciò che è.
non esulterò mai per questa società che mi abbandona ogni volta.
solo continuerò a vedere il cielo che diventa rosso.
rosso del mio cuore

e delle sue valvole.

e di come certe notti tutto fa male, ancora, li dentro.


e del perché voi non capiate i motivi.

e del fatto che sono anni di sonno arretrato a questo punto del 2008.

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